Scendendo nel dettaglio, la Raspberry Pi 4 mette a disposizione:
- SoC Broadcom BCM2711 con CPU quad core Cortex A72 a 1,5 GHz;
- 1, 2 o 4 GB di memoria RAM DDR4 (è la prima volta che viene concessa una scelta);
- 1x Gigabit Ethernet (stavolta con banda piena di 1000 Mbps);
- 2x USB 3.0, 2x USB 2.0, 1x USB Type-C (per l’alimentazione);
- 1x jack audio da 3,5 mm;
- 2x micro HDMI (entrambe supportano display fino a 4K 60 Hz);
- chip WiFi ac e Bluetooth 5.0;
- 1x lettore microSD;
- Configurazione a 40 GPIO pin.
Come al solito, la memoria interna è nulla: bisogna utilizzare una microSD in cui installare il sistema operativo. Allo stesso modo, la versione base della board non mette a disposizione nessun alimentatore, cosa che bisogna acquistare separatamente (15W).
Al di là delle nuove caratteristiche tecniche, il miglioramento più importante rispetto alla generazione passata lo troviamo nel supporto alla decodifica hardware H.265 dei filmati in 4K a 60 FPS, H.264 a 1080p60 e il supporto alla grafica OpenGL ES 3.0. Ciò apre un nuovo mondo alla Raspberry Pi 4 come un vero e proprio media center.
La Raspberry Pi 4 è disponibile per la versione con 1 GB di RAM, la versione con 2 GB di RAm e la versione con 4 GB di RAM.
Il rivenditore italiano ufficiale Melopero l’ha già inserita sul proprio sito web ufficiale ma ci aspettiamo che a breve lanci anche le inserzioni su Amazon Italia e eBay.
Sin da quando la prima generazione di Raspberry Pi è stata lanciata sul mercato, in rete si è sviluppata una community di pensatori e visionari che hanno sfruttato questa board di sviluppo veramente economica per realizzare i progetti più disparati.
Con il lancio poi delle generazioni successive e con l’accesso quindi a una maggiore potenza computazionale, questi progetti sono cresciuti di conseguenza diventando sempre più completi e complessi. Adesso non vediamo l’ora di scoprire quali sono i limiti della nuova Raspberry Pi 4 e quali progetti permetterà di creare.